| Sì, l'assemblea è andata benissimo. Soprattutto perché, lungi dall'esser l'intensità sonora una funzione crescente del tempo ...
hem ... scusate, volevo dire ... :
lungi dall'aumentare il brusio a mano a mano che passava il tempo, si è avuta un'ultima ora di assemblea semplicemente fantastica.
Io penso che dobbiate ancora “imparare a parlare”, nel senso che dovete imparare a intervallare gli interventi con un tempo (un minuto) di stacco, in cui si possa parlare e “scaricarsi”, evitando ti tenere l'assemblea in silenzio profondo per ore. Questo dovrebbe rendere decisamente meno stancante parteciparvi e dovrebbe favorire il confronto coi compagni. Il difficile è “azzittirsi” dopo ogni minuto di stacco, ma ho visto che siete in grado di farlo.
E così potrete insegnare anche a noi docenti come si partecipa ad un'assemblea, sia essa un'assemblea sindacale, un Consiglio di classe, un Collegio dei docenti o una semplice ora di lezione.
Ma tutto questo riguarda la “forma” dell'assemblea, mi piacerebbe sentire anche sui contenuti.
Per esempio, “ieri sera” un ragazzo mi ha telefonato per chiedere il mio parere su questo (perché all'assemblea non avevo parlato). È una cosa che non mi è mai piaciuta quella di confondere forma e contenuto, ma è prassi che, in casi come questi, se un'assemblea si volge in termini corretti, molti partecipanti si sentono in diritto di attuarne le decisioni, anche nel caso sia evidentissimo che non hanno fondamento (parlo della mia esperienza riferita a più di 4 anni fa).
Vi invito quindi ad esprimere le vostre idee (cioè a “manifestare”), o almeno a chiedere chiarimenti (“non a me”, quindi vi invito anche a darli).
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