| Spero di riportare correttamente il pensiero che è uscito dalle assemblee degli studenti, perché quello che segue è anche, in parte, una mia rielaborazione.
La didattica, che è importantissima per l'istruzione e l'educazione degli alunni, generalmente non è curata sufficientemente dall'insieme degli insegnanti. Non sto parlando dei singoli, che spesso la ripensano e rielaborano, ma del corpo docente nel suo insieme.
Consigli di classe, Collegi dei docenti e Riunioni per materie affini sono spesso dedicati ad argomenti di “gestione” (burocrazia, finanza, organizzazione, ...) e non dedicano tempo, o un tempo sufficiente, ad affrontare i temi della didattica.
In questo momento, dove si sta rivedendo cosa è e cosa dovrebbe essere la scuola, dove si sta discutendo il senso del voto, la sua condivisione con alunni e docenti, dove si ricerca di rivitalizzare la scuola con apporti nuovi o riscoperti, si sente l'esigenza di ripensare a cosa sia la didattica, e si vuole che questa sia condivisa, in modo da lavorare insieme (alunni ed insegnanti) al fine comune, che è, e che deve essere, il bene dell'alunno.
Sia per questa condivisione, sia per poter far luce più nel profondo su quali strade si possano realmente percorrere, abbiamo bisogno della partecipazione di tutti.
Per questo insieme si è deciso di presentare un progetto (di quelli “veri”, che entrano a far parte del POF) per la ricerca della nuova didattica del Majorana.
Quindi si sceglieranno alunni e docenti che faranno parte di una “commissione”, che raccoglieranno i pareri di tutta la scuola e che ricercheranno insieme di concretizzare quanto sopra.
Oggi, a conclusione dei quattro giorni di cogestione, si son scelti gli alunni che dovrebbero farne parte, anche se forse ne mancava qualcuno (quelli delle seconde, quelli che erano a fare lo “studio assistito”).
Poi dovranno essere scelti gli insegnanti.
E non si sa ancora con che criterio “numerico” si formerà questa commissione, se 5 alunni + 5 insegnanti, se 10a + 5i, se “tutti coloro che sono interessati” o che altro (io ho proposto che inizialmente ci stiano “tutti gli interessati + quelli che si ritiene debbano esserci”, e che poi la commissione si organizzi da sé vedendo come funziona, eventualmente riducendo il numero con criteri che si darà da sé).
Fra l'altro era anche piaciuta l'idea che per le mie ore i ragazzi delle mie classi potessero ricercare e sperimentare nuove forme di didattica condivisa (in realtà, come dovresti sapere, la proposta non è una novità: la novità sta nel fatto che questa volta diversi ragazzi si sono dichiarati interessati).
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