COGESTIONE: "Progetto Scuola"

« Older   Newer »
  Share  
infinito
view post Posted on 21/10/2008, 02:24 by: infinito
Avatar

Advanced Member

Group:
Administrator
Posts:
1,128
Location:
Torino - Lucca

Status:


Assemblea generale in palestra




Un'altra assemblea memorabile, in cui, soprattutto nella prima parte, si è parlato nel silenzio assoluto. Si percepiva l'attenzione e l'interesse. Ci dispiace per chi non c'è stato.

Su questa sintesi io esprimo il mio giudizio personale, evidenziando ciò che mi pare più importante e caratterizzante, che è “molto vicino” a quello chi io ho detto e che è stato condiviso da tutti o quasi tutti; solo che ora lo porto a (“quasi”) estreme conseguenze, quindi rischia di essere “fortemente parziale” e non so da quanti condiviso.

Si è visto che qualcuno condivideva molti punti del decreto Gelmini, e quindi non si ritrovava con la maggioranza nell'attuare azioni di protesta. Inoltre molti, anche della maggioranza, sono stati dispiaciuti della pressione che, a volte coscientemente, altre meno, si è fatta su chi difende idee diverse e su chi non difende alcuna idea particolare (magari per mancanza di interesse, scarsa informazione o semplicemente per pigrizia).

Per questo ho fatto un intervento a favore di un confronto costruttivo fra tutte le varie posizioni, cercando una sintesi fra le varie parti di verità che ognuno esprime, ma che non può non partire dalla consapevolezza di “essere tutti parte di un tutto”, tutti limitati e tutti indispensabili.
E l'unanimità si può trovare (e credo si sia trovata) nel condannare IL MODO con cui si sta attuando questo decreto:
- senza informazioni preliminari chiare su cui riflettere,
- senza discussione preliminare in parlamento,
- ponendo la scelta insieme alla fiducia al governo,
- e ponendola ad un parlamento i cui i singoli parlamentari sono, “di fatto”, esautorati, visto la legge elettorali con cui sono stati eletti (vedi documento dell'assemblea sindacale degli insegnanti).

É dunque evidente la modalità che sembra “da dittatura”, nonostante non si sia violata nessuna legge democratica.
Ma se passa questo modo, si crea un precedente per far passare “qualunque cosa”.

Ed è ovvio che tale modo non si può attuare per la prima volta per una legge del tutto condivisa, perché la sua “gratuità” renderebbe evidente il tentativo di far passare il modo dittatoriale;
e non si può attuare per una legge “decisamente sbagliata”, perché, insieme alla legge, sarebbe combattuta da moltissimi anche la modalità, e probabilmente sarebbe cambiata;
mentre ciò che sta accadendo è del tutto plausibile: “la cosa più logica” sarebbe cercare di attuare questo metodo con una legge che sia “di difficile attuazione”, condivisa da molti della maggioranza, che abbia delle connotazioni facilmente “strumentalizzabili” e in una situazione di emergenza. Sì, da molto inesperto e con poche conoscenze in materia, trovo che la scelta del decreto Gelmini sia una delle più adatte, per chi avesse davvero propositi di attentare significativamente alla democrazia.


Ma in questa assemblea, secondo la mia interpretazione, si è evidenziato anche che i problemi sono sì fuori di noi, ma per superarli bisogna prima superare i nostri, quelli “dentro”.
È stato detto (con altre parole) che molto spesso la democrazia rischia di essere solo “la dittatura della maggioranza”,
che come è vero che il governo non ha violato le leggi dello stato democratico, ma “probabilmente” ne ha violato del tutto lo spirito, così anche noi, spesso, anche se diciamo “chi non è d'accordo lo dica”, “ognuno si esprima liberamente”, ecc., imponiamo il nostro pensiero ingannando (e ingannandoci) sulla reale condivisione delle scelte.

Non è che noi “pensiamo” che non sia facile andare contro la maggioranza, esprimersi quando questo implica creare complicazioni agli altri, o cooperare in cose che non ci interessano, noi SAPPIAMO che questo è difficile, e a volte IMPOSSIBILE, almeno se non si sa che questo sforzo è richiesto, apprezzato e ripagato; in altre parole, se non c'è “Amore”.

A coloro che sono convinti della propria buona fede e volontà positiva di bene è richiesto proprio questo. Se riusciremo a viverlo allora potremo anche essere un ostacolo insuperabile perfino per il Governo, anche se è potentissimo e lontanissimo.

Infatti credo che se si riesce a confrontarsi seriamente “sul modo”, non si possa non arrivare all'unanimità.
E se una scuola come il Majorana (che è sempre stata particolarmente seria e con varie correnti di pensiero) si presenta unanime, non può non essere un serio interrogativo anche per altre realtà, che DOVRANNO riconoscere la gravità del “modo”.
 
Top
44 replies since 20/10/2008, 19:47   545 views
  Share